Spesso dimenticata dalle rotte del turismo nazionale, Novara è una città che non si impone con effetti speciali ma conquista con sostanza. Situata nel nord del Piemonte, tra il dinamismo metropolitano di Milano e il classicismo sabaudo di Torino, offre un patrimonio culturale stratificato che spazia dall’epoca romana al tardo Ottocento.
In questo articolo trovi una selezione accurata di 10 luoghi imperdibili, non per fama, ma per la loro capacità di raccontare la vera identità della città. Non una semplice lista di attrazioni, ma un percorso narrativo che unisce architettura, storia e vita urbana.
Cosa tratteremo
1. Il Duomo di Santa Maria Assunta: monumentalità e misura
Il Duomo di Novara non è solo un riferimento religioso. È il risultato di un progetto architettonico ambizioso e allo stesso tempo incompiuto, firmato da Alessandro Antonelli, tra i protagonisti del neoclassicismo italiano. Il colonnato, le proporzioni studiate, la facciata sobria ma imponente: ogni elemento riflette l’intento di affermare un’identità urbana solida, razionale, duratura.
Accanto alla cattedrale si apre il Chiostro della Canonica, oggi adibito a museo. Al suo interno si conservano affreschi, oggetti sacri e sculture che testimoniano la lunga storia religiosa e culturale del territorio novarese.
2. Basilica di San Gaudenzio: la cupola che ridefinisce lo skyline
Non si può osservare Novara da lontano senza notare la Cupola della Basilica di San Gaudenzio: alta 121 metri, è ancora oggi una delle più imponenti strutture murarie d’Europa. Anche questa realizzazione è firmata da Antonelli, che progettò la cupola tra il 1844 e il 1888, scegliendo una tecnica costruttiva all’avanguardia per l’epoca, fondata su incastri e geometrie verticali.
La basilica, costruita nel Cinquecento, ospita opere di pregio e custodisce le reliquie del santo patrono. Ma è la cupola, visibile da gran parte della pianura, a segnare il profilo della città e a renderla riconoscibile.
3. Chiesa di San Marco: arte sacra e sfarzo barocco
La Chiesa di San Marco, realizzata nel XVII secolo, è un piccolo gioiello di decorazione barocca. I marmi colorati, le dorature, le tele d’altare e le sculture lignee contribuiscono a creare un ambiente spirituale ed estetico allo stesso tempo.
Un elemento distintivo è la presenza di tavole lignee intagliate che rappresentano episodi della vita di San Carlo Borromeo, legando l’edificio non solo alla fede ma anche alla memoria storica della Controriforma.
4. Chiesa di Ognissanti: traccia romanica e memoria medievale
La Chiesa di Ognissanti è tra le più antiche della città. Di origine romanica, è documentata già nell’anno 1124. A renderla straordinaria è la stratificazione degli interventi artistici: restauri conservativi hanno riportato alla luce affreschi trecenteschi, tra cui una rara rappresentazione della Madonna del Latte, attribuita al pittore Giovanni de Campo.
È una chiesa che si impone con discrezione, lontana dalle rotte più battute, ma che ripaga chi la visita con un’esperienza estetica intima e autentica.
5. Palazzo Tornielli Bellini: sede nobiliare e luogo della Storia
Oggi sede della Banca Popolare di Novara, il Palazzo Tornielli Bellini fu prima dimora della potente famiglia Tornielli, poi ampliato e rinnovato dai Bellini nel Settecento. Gli interni sono decorati con affreschi, arazzi e boiserie di epoca barocca.
Una delle sale più celebri è la Sala dell’Abdicazione, dove Re Carlo Alberto rinunciò alla corona dopo la sconfitta nella battaglia di Novara del 1849. La visita al palazzo è possibile solo su prenotazione, ma merita per l’importanza storica e l’integrità degli ambienti.
6. Il Broletto: da sede civica a centro culturale
Il Broletto di Novara è un complesso medievale composto da più edifici affacciati su un cortile interno. In passato fu sede del governo cittadino, tribunale e spazio pubblico. Oggi è stato riqualificato come polo museale: ospita la Galleria Giannoni, con una pregevole collezione di pittura italiana tra Ottocento e Novecento.
La combinazione di architettura gotica, spazi civici e arte moderna fa del Broletto un punto di contatto tra le varie anime della città: istituzionale, artistica, comunitaria.
7. Teatro Coccia: eccellenza lirica e architettura acustica
Il Teatro Coccia, inaugurato nel 1888, è il principale spazio scenico della città. La sua struttura, a ferro di cavallo con palchi su più livelli, garantisce un’acustica eccellente, paragonabile a quella dei grandi teatri italiani. Il cartellone spazia dalla lirica al balletto, dal teatro di prosa alla musica sinfonica.
Il teatro è riconosciuto ufficialmente come Teatro di Tradizione dal Ministero della Cultura, titolo che ne attesta il valore storico e la qualità delle produzioni. Oltre agli spettacoli, è possibile partecipare a visite guidate che ne svelano la storia, i dettagli architettonici e le curiosità sceniche.
8. Biscottificio Camporelli: il dolce che racconta la città
La storia gastronomica di Novara passa anche per la tradizione dolciaria. Il Biscottificio Camporelli, attivo dal 1852, continua a produrre artigianalmente i biscotti novaresi, riconosciuti come prodotto agroalimentare tradizionale del Piemonte.
Leggeri, porosi e privi di grassi, questi biscotti venivano un tempo utilizzati come alimento da ospedale per la loro digeribilità. Oggi sono perfetti da gustare con il caffè o inzuppati nel vino dolce. Una visita allo storico laboratorio, situato nel centro cittadino, è una tappa gustosa e culturale allo stesso tempo.
9. Casa Bossi: architettura dimenticata, potenziale ancora vivo
Progettata da Antonelli nel 1857, Casa Bossi è un esempio straordinario di edilizia residenziale ottocentesca. La sua imponenza, le balconate a ferro di cavallo, il colonnato interno e le scale indipendenti testimoniano l’elevato livello di progettazione e ambizione sociale della committenza.
Attualmente è oggetto di recupero grazie all’impegno del Comitato d’Amore per Casa Bossi, che promuove eventi e campagne per restituire dignità a uno degli edifici più rappresentativi dell’architettura civile italiana del XIX secolo.
10. Palazzo Natta-Isola e l’orologio astronomico: razionalità e bellezza
Il Palazzo Natta-Isola, oggi sede della Prefettura, è affacciato su una delle piazze più equilibrate e scenografiche di Novara. La facciata è dominata da un raro orologio astronomico, che fornisce indicazioni su fasi lunari, segni zodiacali, ore e stagioni.
Installato nell’Ottocento, rappresenta un esempio sofisticato di meccanica applicata all’urbanistica, ed è uno dei pochi ancora funzionanti in Italia. La piazza stessa, con la sua simmetria e la sobrietà dell’arredo architettonico, rappresenta un perfetto compendio di ordine civile e decorazione pubblica.
Novara oltre le apparenze
Novara non chiede di essere visitata. Chiede di essere osservata, interpretata, capita. È una città che racconta il potere con sobrietà, la fede con equilibrio, l’arte con discrezione. Ogni edificio, monumento o piazza descrive un momento della sua lunga evoluzione, senza forzature né finzioni.
Per chi cerca una destinazione autentica, lontana dagli itinerari più affollati, Novara rappresenta un’alternativa concreta, intelligente, sorprendente.