Tra i paesaggi più affascinanti e sorprendenti dell’Abruzzo, la costa dei Trabocchi rappresenta un vero e proprio tesoro da vivere appieno, coinvolgendo tutti i sensi. Si estende lungo il tratto meridionale del litorale adriatico, caratterizzato da un fascino selvaggio e da strutture uniche al mondo: i trabocchi, antiche macchine da pesca sospese tra cielo e mare. Percorrere a piedi o in bicicletta questa costa significa non soltanto ammirare panorami spettacolari, ma immergersi in un’area dove natura, storia e tradizione si intrecciano in un dialogo armonioso.

Un tratto di costa che racconta il tempo

La costa dei Trabocchi si sviluppa per circa quaranta chilometri, da Ortona a Vasto, attraversando paesini di mare, calette appartate, tratti rocciosi e spiagge lambite da acque limpide e cristalline. La sua identità unica è determinata dai trabocchi, strutture in legno che si protendono sul mare, sorrette da lunghe colonne di pali e connesse alla terraferma tramite passerelle sospese. In passato erano utilizzati dai pescatori locali per gettare le reti senza doversi avventurare in mare aperto, sfruttando la corrente e la pazienza. Oggi molti di questi trabocchi sono stati restaurati e trasformati in ristoranti sull’acqua, dove si può assaporare il pescato appena pescato in un’atmosfera fatta di tradizione e poesia.

Un’esperienza da vivere in movimento

Visitare la Costa dei Trabocchi significa anche lasciare che sia il ritmo del territorio a guidare la scoperta: nulla di meglio, allora, che percorrere la pista ciclopedonale chiamata la Via Verde, realizzata sul tracciato della vecchia ferrovia adriatica. Durante il percorso, si ha modo di esplorare con calma il tratto di costa, affacciarsi ai trabocchi, attraversare gallerie storiche e lasciarsi sorprendere da scorci in cui il mare diventa protagonista assoluto.

Ad ogni curva si presenta una novità: una spiaggia nascosta, una torre di avvistamento antica, una parete rocciosa che si tuffa verticalmente nel mare, o una panchina panoramica dove fermarsi ad assaporare il profumo salmastro. Anche chi predilige camminare troverà grande soddisfazione seguendo i sentieri che collegano le frazioni costiere, spesso immersi nella macchia mediterranea, a tratti sorprendenti con piccoli boschi che si aprono su viste mozzafiato.

I trabocchi, anima poetica dell’Abruzzo

Ogni trabocco porta con sé un nome, una storia e una propria identità. Molti conservano i segni del tempo e le mani di chi li ha edificati. Questi scheletri fragili ma comunque resistenti sembrano danzare sull’acqua al ritmo delle onde, testimoni silenziosi di una cultura marinara che si è adattata alle sfide del mare con ingegno e rispetto. Oggi molti di essi sono accessibili al pubblico: alcuni si possono visitare, altri ospitano locali dove pranzare o cenare, altri ancora si raggiungono su prenotazione. Entrare in un trabocco significa attraversare una soglia tra due opposti mondi: quello della terra e quello del mare, più vicino e più autentico di quanto si possa immaginare. Quando il sole tramonta, il legno scricchiola leggermente, le corde vibrano al vento, e il silenzio si interrompe solo con il suono delle onde, regalando uno spaccato di scenari che vale da sé il viaggio.

Borghi e sapori lungo la costa

Oltre ai trabocchi, lungo questa parte di costa si scoprono alcuni tra i borghi più affascinanti dell’intera regione: Ortona, con il suo castello aragonese che si erge a dominare il mare, è una delle prime tappe, mentre più a sud si incontra San Vito Chietino, spesso definito la “capitale dei trabocchi”, dato che qui Gabriele D’Annunzio visse e compose alcune delle sue opere, affascinato dalla bellezza di questi luoghi. Proseguendo il viaggio si raggiungono Fossacesia, Rocca San Giovanni, Torino di Sangro e infine Vasto, con il suo centro storico raffinato e la vista spettacolare sul golfo. Ogni paese si presenta come un microcosmo ricco di storia, cultura e tradizioni culinarie: tra i piatti tipici della costa abruzzese spiccano i brodetti di pesce, le fritture, i crudi, accompagnati da vini freschi e aromatici.

Un turismo lento e autentico

La costa dei Trabocchi si rivela il luogo ideale per chi predilige il turismo sostenibile, lontano dai ritmi frenetici e dalle mete più affollate e standardizzate. Qui si viene per camminare, pedalare, assaporare buon cibo, approfondire storie e ascoltare il mare. Il periodo migliore per visitarla va dalla primavera all’autunno inoltrato, quando le temperature sono miti e la luce naturale esalta i colori della costa. Anche nei mesi più caldi, il turismo rimane contenuto rispetto ad altre località balneari, contribuendo a mantenere preservato il fascino autentico di questo angolo di Abruzzo. Ogni trabocco, ogni spiaggia, ogni borgo conserva una propria personalità, formando un mosaico unico e sincero che rimane impresso nel cuore di chi ha il piacere di scoprirlo.