La Liguria è da molti vista come quella splendida regione che vanta alcuni dei borghi costieri più belli al mondo: si pensi ad esempio a Camogli, a Boccadasse, a Sestri Levante, a Portovenere e ai paesi delle Cinque Terre.

Eppure nell’entroterra di questa regione si celano borghi incantevoli ricchi di storie e di leggende, alcuni antichissimi e altri addirittura abbandonati, come ad esempio Bussana Vecchia. In questo caso è stata Madre Natura a segnarne il destino, incentivando inconsapevolmente la rinascita di questa cittadina, riconosciuta da tutti ormai come il “borgo degli artisti”.

Bussana Vecchia: la rinascita post terremoto

Bussana Vecchia è un borgo abbarbicato su una collina, immersa tra la macchia mediterranea, castagneti, pini marittimi: è una frazione della città di Sanremo ed è a soli 40 km circa dal confine con la Francia. Ciò che la caratterizza è il suo essere stato un paese fantasma fino alla metà del secolo scorso: il terremoto del 1887 la distrusse quasi completamente, lasciando dietro di sé ruderi e decadimento, con i cittadini che si trasferirono più a valle dando vita a Bussana Nuova.

È stato Vanni Giuffre ad innamorarsi così tanto del borgo medioevale abbandonato da decidere di trasferirsi con tutto il suo atelier: diede persino vita a una sorta di costituzione in base alla quale la ricostruzione degli edifici poteva avvenire solo con materiale rinvenuto in loco e che la residenza poteva avvenire esclusivamente con scopo artistico.

L’esempio del Giuffre fu seguito anche da Mario Giani (in arte Clizia) e da altri artisti italiani e non, con il risultato di aver reso Bussana Vecchia una sorta di museo a cielo aperto, tra ateliers, gallerie d’arte e installazioni, in un contesto assai suggestivo che non ha eguali al mondo.

bussana vecchia affreschi

Prima di entrare a Bussana Vecchia si incontra il ristorante “La Casaccia”, all’interno del quale è presente una prima mostra di vasi in ceramica sistemati sui muri, apparentemente uguali ma in realtà tra loro dissimile.

Dal parco verdeggiante appena fuori dalle mura del borgo, disseminato qua e là da oggetti e da balocchi che sembrano in attesa di essere riutilizzati quanto prima, si scorgono alcuni dei luoghi simbolo di Bussana Vecchia, a partire dal campanile della Chiesa di Sant’Egidio, rimasto miracolosamente indenne in seguito al sisma del 1887.

Si narra che il parroco della chiesa, quando la terra cominciò a tremare, si rifugiò in una nicchia all’interno della chiesa e che il mattino seguente, al posto del soffitto, trovò solo il cielo. L’antica chiesa manca in effetti del tetto e del pavimento, oggi un prato verde, ma dall’esterno si possono scorgere i decori barocchi, parte degli affreschi alle pareti e i resti delle cappelle laterali.

Al posto dell’altare è stata sistemata un’installazione artistica che riproduce una ragnatela che si dirama dall’abside.

La bellezza di Bussana Vecchia tra giardini, diorami e jazz club

La Casa La Barca è uno dei primi luoghi che si incontrano a Bussana Vecchia: si tratta di un’antica rimessa divenuta un mondo caleidoscopico ricco di oggetti, dipinti e pareti colorate: c’è persino una stanza dove i visitatori possono dormire, letteralmente senza tetto e sotto la volta stellata.

bussana vecchia strade

Proseguendo il tour a Bussana Vecchia si arriva all’Oratorio di San Giovanni Battista, risalente al 1615: in passato era nota come “piccola chiesa” perché si trovava vicino alla più grande Chiesa di Sant’Egidio e, nel corso della sua storia, fu anche depredata degli elementi metallici durante la Seconda Guerra Mondiale, evento che ne segnò il definitivo decadimento. La natura ormai ha preso il sopravvento sull’edificio, all’interno del quale pende un’opera d’arte in legno intrecciato che ricorda tanto un bozzolo.

Non lontano dall’Oratorio e dalla stessa Chiesa di Sant’Egidio sorge l’imperdibile Giardino tra i Ruderi: si tratta di un’oasi botanica terrazzata dove le piante, mediterranee e grasse come i cactus, sono state sistemate tra le rovine del borgo, senza alterarle minimamente. Il percorso all’interno del giardino porta a una terrazza panoramica con vista su tutto il borgo.

A due passi c’è anche il locale “Buzzana Jazz & Blues”, dove è possibile bere qualcosa in attesa di riprendere la visita di Bussana Vecchia, magari ascoltando anche musica dal vivo.

Non si può lasciare il borgo senza infine aver visto quello che è il Plastico Ferroviario più grande di tutta Italia: sono stati riprodotti fedelmente ben 350 m. di ferrovia, con tanto di stazioni e paesaggi tipici liguri, con i treni che fanno su e giù in un percorso elicoidale.