Esiste un luogo, sospeso tra cielo e terra, dove la strada si arrampica tra le montagne come un nastro d’asfalto adagiato sul velluto dei prati alpini. Un angolo che sembra plasmato dalla natura per togliere il fiato a chi ha il coraggio di attraversarlo. Quel luogo esiste davvero e si chiama Colle del Nivolet. Non si tratta soltanto di un valico alpino: è un viaggio attraverso la perfezione delle forme e dei colori della natura.
Nel centro pulsante del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il colle collega il Piemonte alla Valle d’Aosta, attraversando alcuni dei paesaggi più suggestivi e ricchi di poesia di tutta Italia. Ma non sono solo i panorami a lasciare senza parole; ogni svolta, ogni curva, rappresenta un invito ad immergersi nell’essenza selvaggia e incontaminata delle Alpi.
Cosa tratteremo
Una strada da film (letteralmente)
Chi ha già avuto modo di vedere le immagini del Nivolet e si è lasciato affascinare, sa bene perché questo luogo è diventato iconico anche al cinema: la strada è stata protagonista in “The Italian Job”. Tuttavia, se sul grande schermo si mostra già di per sé spettacolare, vederla dal vivo è un’esperienza ancora più intensa. I tornanti che salgono in quota fino a quasi 2.600 metri regalano uno scenario unico, con una vista privilegiata sulla maestosità delle vette, su laghi alpini dalla sfumatura verde smeraldo e sui prati punteggiati di fiori nelle settimane estive.
Arrivare fin quassù è già di per sé un’avventura avvincente. La salita prende il via da Ceresole Reale, percorrendo un primo tratto racchiuso tra i boschi, per poi svelare un paesaggio sempre più aspro e affascinante. La strada è percorribile solo durante i mesi caldi, generalmente da giugno a settembre, mentre nei fine settimana di alta stagione il traffico privato viene regolamentato per tutelare l’ambiente. Durante quei giorni, un efficiente servizio di navetta permette di raggiungere la vetta senza stress, offrendo un’esperienza più autentica e rispettosa della natura circostante.
Perché il viaggio vale la pena
Ci sono luoghi belli, e poi c’è il Colle del Nivolet. La sua bellezza non è solo visiva, ma anche sensoriale: il silenzio che avvolge le cime, il profumo dell’erba fresca al mattino, il vento che ci accarezza durante l’osservazione panoramica, tutto sembra costituito da un’energia che sfugge alle parole e che rimane impressa nel cuore.
Ideale per chi ama passeggiare, pedalare, catturare immagini o semplicemente respirare profondamente, il colle invita a rallentare, a lasciarsi sorprendere da ogni dettaglio. E per i più romantici, rappresenta uno dei punti più suggestivi per un picnic in quota, con lo sguardo che abbraccia le vette circostanti.
È consigliabile dedicare almeno un giorno intero alla visita, o meglio ancora pianificare un soggiorno nelle zone circostanti, per vivere appieno la dimensione slow di questo angolo di paradiso. Ceresole Reale, con il suo lago cristallino e le strutture ricettive orientate alla natura, rappresenta il punto di partenza perfetto.
Natura, escursioni e libertà
Una volta in vetta, le possibilità sono pressoché infinite. Dai sentieri che salgono verso il Rifugio Città di Chivasso, punto di osservazione mozzafiato e sosta obbligata, fino ai percorsi che conducono ai laghi del Nivolet, specchi dalle acque iridescenti dove si può facilmente avvistare marmotte, caprioli o persino aquile reali.
Per gli appassionati di fotografia, ogni scorcio si rivela un quadro perfetto: giochi di luci, contrasti tra neve residua, rocce e verde acceso regalano soggetti ideali in ogni stagione. Tuttavia, è in estate che il paesaggio si anima di vita, grazie alle fioriture alpine che colorano i pendii e a un cielo limpido che favorisce scatti nitidi e pieni di luce.
E gli sportivi? La salita al Nivolet è considerata una delle più belle e impegnative dell’arco alpino, un vero e proprio appuntamento per ciclisti che cercano emozioni forti e panorami indimenticabili. Non è un caso che questa strada venga spesso scelta come tappa cruciale nelle gare più ardue tra gli appassionati di due ruote.
Quando visitare e cosa ricordare
Il momento migliore per scoprire il colle va da metà giugno a metà settembre, quando la neve si arrende e la strada viene nuovamente aperta al traffico. È bene sapere, però, che nei fine settimana di luglio e agosto, per motivi ambientali, l’accesso alle auto private è regolamentato: si può salire con l’auto fino a un punto prestabilito, poi si prosegue a piedi, in bicicletta o grazie al servizio di navetta gratuito, per vivere un’esperienza più sostenibile e coinvolgente.
Indossa scarpe comode e porta con te una giacca antivento, anche in piena estate: il meteo in quota può cambiare rapidamente. Ricorda di bere abbondante acqua e di proteggerti dal sole. in cima, sono pochi i punti ristoro, quindi meglio portare qualche snack o un pranzetto al sacco, da gustare con lo sguardo rivolto alle vette.
Un ricordo che resta nel cuore
Il Colle del Nivolet non è semplicemente un luogo d’attraversare, ma un’esperienza che rimane impressa dentro, un modo per riscoprire il valore del tempo, della natura e di sé stessi. È uno di quei posti che, una volta visitato, si porta nel cuore per sempre, lasciando un ricordo di emozioni autentiche e di paesaggi che allargano l’anima.
Se il desiderio è di partire per un viaggio che sia un vero e proprio tuffo nella bellezza, lasciati guidare fin quassù. Tra le curve del Nivolet, potresti anche riscoprire un pezzetto di te.