Scicli, una chicca barocca nella terra d’oro della Sicilia sud-orientale, luogo affascinante da esplorare a piedi. Questa tranquilla cittadina, resa celebre dalla serie TV del Commissario Montalbano, offre molto più dei suoi scenari televisivi. Camminando tra le sue strade, ti imbatterai in splendidi edifici di pietra color miele, caffè accoglienti e un’atmosfera rilassata. Le sue meraviglie architettoniche, insieme alla storia di abitazioni rupestri, rendono Scicli un luogo unico da visitare. Preparati a un viaggio che ti porterà indietro nel tempo, tra barocco e antiche tradizioni.

Mappa e luoghi da visitare a Scicli

Scicli è situata nel cuore delle città barocche della Sicilia e le sue principali attrazioni sono facilmente raggiungibili a piedi. Percorrendo via Francesco Mormino Penna, il centro vitale della città, scoprirai una sequenza di edifici storici, chiese e palazzi che raccontano storie di un passato ricco e affascinante. Utilizzando una mappa interattiva, potrai seguire un percorso che include le principali attrazioni, rendendo la tua visita efficiente e piacevole. Scicli si rivela così una meta perfetta per chi ama passeggiare e immergersi nella storia.

Palazzo del Comune di Scicli

Inizia il tuo tour dal Palazzo del Comune, noto per essere il Commissariato di Vigata nella famosa serie TV. Questo edificio, costruito all’inizio del Novecento, è un esempio perfetto di architettura eclettica. Al suo interno, pagando un biglietto, è possibile visitare la stanza del sindaco, che nella serie funge da ufficio del Questore di Montelusa. Questa visita ti permetterà di entrare nel mondo di Montalbano, offrendo un’esperienza unica ai fan della serie e agli amanti dell’architettura.

Chiesa di San Giovanni Evangelista

Accanto al Municipio si trova la Chiesa di San Giovanni Evangelista, con la sua magnifica facciata barocca completata nel 1803. L’interno, di forma ovale, è decorato con eleganti stucchi e ospita il Crocifisso di Burgos, una tela spagnola raffigurante Cristo in croce con una gonna bianca. Questo dettaglio insolito aggiunge un tocco di curiosità e rende la visita alla chiesa un’esperienza imperdibile per chi apprezza l’arte sacra e le peculiarità storiche.

Antica Farmacia Cartia

Proseguendo lungo via Francesco Mormino Penna, potrai visitare l’Antica Farmacia Cartia, trasformata in un piccolo museo. Questo luogo conserva gli arredi originali del 1902, insieme a vasellame e medicamenti dell’epoca. La farmacia rappresenta un’affascinante finestra sul passato, permettendoti di scoprire come si svolgeva la vita quotidiana a Scicli all’inizio del XX secolo. Una tappa ideale per chi ama la storia e le curiosità locali.

Palazzo Bonelli Patanè

Il Palazzo Bonelli Patanè è uno dei più sontuosi di Scicli. I suoi interni, riccamente decorati, offrono uno sguardo privilegiato sulla vita della nobiltà siciliana di inizio Novecento. Stucchi, affreschi di Raffaele Scalia e mobili originali contribuiscono a creare un’atmosfera elegante e raffinata. Visitare questo palazzo ti permetterà di immergerti nella storia e nell’arte, regalando un’esperienza unica e memorabile.

Chiesa di San Michele Arcangelo

Tra Palazzo Bonelli Patanè e Palazzo Spadaro, sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo. La sua facciata tardo barocca cela un interno altrettanto affascinante, decorato con motivi floreali e strumenti musicali. Un dettaglio interessante è la campana, realizzata fondendo monete e stagno greco ritrovati dopo il terremoto del 1963. Questa chiesa rappresenta un perfetto esempio di come l’arte barocca e la storia locale si intreccino, creando un luogo di grande interesse culturale.

Palazzo Spadaro

Lungo via Francesco Mormino Penna, il Palazzo Spadaro è un altro esempio di architettura barocca da non perdere. Le sue otto balconate con balaustre in ferro battuto sono un simbolo di eleganza e raffinatezza. Oggi, il palazzo ospita una pinacoteca pubblica e conserva interni decorati con stucchi e affreschi. La curiosa camera da letto con pavimento in maiolica e la porticina segreta che permetteva ai nobili di fuggire inosservati aggiungono un tocco di mistero alla visita.

Palazzo Beneventano

Considerato uno dei capolavori del barocco siciliano, il Palazzo Beneventano, pur non essendo visitabile internamente, offre una facciata decorata con straordinarie sculture. Le figure scolpite sembrano quasi prendere vita, aggiungendo un tocco di teatralità all’edificio. Le teste di moro e gli schiavi rasati ricordano un’epoca in cui la schiavitù era ancora una triste realtà. Questo palazzo è un must per chi ama l’arte e la storia.

Piazza Busacca e Chiesa della Madonna del Carmine

Raggiungi Piazza Busacca, una delle principali piazze di Scicli, dedicata al banchiere e benefattore raffigurato nella statua al centro. Qui sorge la Chiesa della Madonna del Carmine, con un interno rococò ricco di stucchi e tele. La piazza è anche il punto di partenza del trenino turistico, ideale per chi vuole esplorare Scicli senza troppo sforzo. Questa tappa offre un mix perfetto di cultura e relax.

Chiesa di San Bartolomeo

Dirigiti verso sud per visitare la Chiesa di San Bartolomeo, un capolavoro del barocco. Le linee eleganti della sua facciata contrastano con la semplicità degli edifici circostanti. L’interno è un tripudio di stucchi e affreschi, tra cui un presepe napoletano del XVIII secolo e una pala d’altare di Francesco Pascucci. Questa chiesa è una tappa obbligata per chi ama l’arte sacra e la storia.

Cava San Bartolomeo: Contrada Chiafura e A rutta ri Ron Carmelu

Dietro la Chiesa di San Bartolomeo si estende la Contrada Chiafura, con le sue case-grotte abitate fino agli anni ’50. Vale la pena visitare “A rutta ri Ron Carmelu”, un’antica abitazione scavata nella roccia, dove Don Carmelo ti mostrerà con orgoglio i letti di paglia e gli utensili d’epoca. Questa visita offre uno sguardo affascinante sulla vita semplice e rurale di una volta, rendendo la tua esperienza a Scicli ancora più autentica.

Chiesa di San Matteo

Concludi la tua visita salendo alla Chiesa di San Matteo, situata sulla collina che domina Scicli. Questo edificio barocco offre una vista panoramica spettacolare sui tetti della città e sul paesaggio circostante. Puoi raggiungere la chiesa in auto o con una passeggiata di circa 10 minuti dal centro. Nei pressi della chiesa si trovano anche i ruderi di altri edifici storici, che raccontano storie di difesa e resistenza contro gli attacchi nemici.

Dove dormire a Scicli

Per un soggiorno indimenticabile, scegli tra i numerosi bed & breakfast o l’albergo diffuso di Scicli. B&B Casa di Pam offre camere colorate ed economiche, ideali per i viaggiatori low cost. Palazzo Conti Camere & Suites, situato in un antico palazzo nel centro storico, è perfetto per chi cerca relax e comfort. Scicli Albergo Diffuso propone camere dislocate nel centro storico, offrendo un’esperienza autentica e affascinante. Per esplorare l’intera Val di Noto, considera il bellissimo Dimora Terranova a Noto, con colazioni fatte in casa e un’atmosfera accogliente.

Cosa vedere nei dintorni di Scicli

Nei dintorni di Scicli, puoi esplorare altre meravigliose città barocche come Modica, famosa per il suo cioccolato, e Ragusa, con i suoi vicoli suggestivi. Visita il Castello di Donnafugata, una dimora nobiliare del XIX secolo con splendidi giardini e un interessante Museo del Costume. Se preferisci il mare, il borgo di pescatori di Sampieri offre spiagge di sabbia dorata e acque cristalline. Non perderti la Fornace Penna, un affascinante rudere industriale sulla spiaggia, anch’esso apparso nella serie del Commissario Montalbano.

La parentesi di Mister G: mangiare la testa di turco

Durante la tua visita a Scicli, non perdere l’occasione di assaggiare la testa di turco, un dolce tipico locale. Questo enorme bignè ripieno di crema pasticcera o ricotta è una prelibatezza preparata in occasione della festa della Madonna delle Milizie. La testa di turco, che ricorda una testa con il turbante, celebra l’apparizione della Madonna ai soldati di Scicli nel 1092, quando riuscirono a cacciare i saraceni. Un dolce simbolico e delizioso che aggiunge un tocco di storia e tradizione alla tua visita.