Si scrive Franciacorta e si legge eccellenze vitivinicole. Quest’area lombarda che si estende tra le sponde meridionali del Lago d’Iseo e Brescia, all’ombra del Monte Orfano. È questa,  infatti, la zona vitivinicola dove si producono vini. Ne sono esempi il Franciacorta DOCG, uno spumante che rifermenta in bottiglia, il Sebino IGT e il Curtefranca. È davvero uno spettacolo ammirare i filari di viti che ricoprono le colline: in autunno colorano il paesaggio di una magica tavolozza di colori tra il rosso, il giallo e l’arancio.

La Franciacorta è però molto altro ancora. Parliamo di una terra dove si alternano castelli, aree naturalistiche e borghi da cartolina. Qui l’impronta dei monaci di Cluny si legge ancora non solo nei monasteri ma anche nel sistema delle viti a filari da loro introdotto.

Cosa vedere in Franciacorta

Un viaggio alla scoperta della Franciacorta non può non partire dal gioiello naturalistico delle Torbiere del Sebino, non lontane dal Lago d’Iseo. Questo regno della biodiversità si estende per 360 ettari, occupati essenzialmente da zone paludose, specchi d’acqua e fitti canneti dove si nascondono timidi animali acquatici. Le Torbiere sono nate in seguito al ritirarsi delle acque lacustri del Lago d’Iseo e in passato erano utilizzate per estrarre quella torba necessaria ad alimentare i treni della tratta Edolo-Brescia.

Oggi questa riserva è il paradiso degli appassionati di fotografia naturalistica e di birdwatching. Qui potrete avvistare nitticore, airone rosso, cormorani, falco di palude, folaghe e aironi cinerini.

Le Torbiere del Sebino possono essere visitate anche a piedi, percorrendo un bellissimo sentiero ad anello lungo circa 4 Km che parte da Provaglio d’Iseo. Tra i mesi di maggio e settembre è possibile scorgere le meravigliose ninfee che ricoprono come un tappeto le acque lacustri.

La vista più bella sulle Torbiere del Sebino la si ha dal Monastero di S. Pietro in Lamosa, fondato dai monaci di Cluny nel 1083 probabilmente su un tempio dedicato a Mitra. Il monastero sorge su un piccolo promontorio roccioso e il nome Lamosa richiama proprio le paludi delle Torbiere. Visitare il convento è come sfogliare un libro di storia. Qui sono racchiuse molte epoche storiche ma anche stili architettonici, dal gotico al romanico fino al rinascimentale e al barocco.

Cosa mangiare in Franciacorta

Uno dei più grandi complessi monastici dell’intero Nord Italia è l’Abbazia di San Nicola, nel  cuore della Franciacorta a Rodengo Saiano. Anch’essa è stata fondata dai monaci cluniacensi intorno al 1050, per poi attraversare un periodo di declino con l’arrivo di Napoleone. Successivamente, è rinata grazie a papa Paolo VI.

Una visita all’abbazia olivetana permette di ammirare i chiostri, la splendida biblioteca e la chiesa dove sono presenti straordinari affreschi del Romanino e del Gambara.

Tra i gioielli nascosti della Franciacorta vi sono le eleganti dimore del XVII secolo, nate come residenze estive dei signori di Brescia, e cinte da splendidi giardini. Tra tutte spiccano il Palazzo Torri di Corte Franca, la rinascimentale Villa Orlando, il Palazzo Porcellaga e il Castello Quistini entrambi a Rovato.

Da vedere poi il Castello di Bornato risalente al XIII secolo. All’interno delle mura è custodita una dimora rinascimentale in parte affrescata dal Sorisene e dal Ghitti. Intorno si stendono i bellissimi giardini, progettati sia all’italiana che all’inglese. Si narra che proprio nel Castello di Bornato soggiornò persino il Sommo Poeta. Dante, infatti, rimase così colpito dal luogo che citò questa fortezza nella Divina Commedia, precisamente nel Purgatorio.

Le eccellenze enogastronomiche

Non si può visitare la Franciacorta senza fare un tour tra le sue cantine, dove è possibile degustare non solo le eccellenze vitivinicole ma anche gli altri prodotti del territorio. Per esempio, i pesci di lago, il lardo aromatizzato al vino Curtefranca, l’insaccato Ret e i formaggi DOP, dal grana padano al gorgonzola fino al taleggio.

Presso la Cantina Lantieri a Capriolo sorge il raffinato Ristorante Corte Lantieri; qui la tradizione si sposa con l’innovazione di grandi chef. Proprio come presso la storica Cantina Bersi Serlini di Provaglio d’Iseo, dove si trova quello che è considerato il ristorante più piccolo di tutta la Franciacorta.

Chi cerca un ristorante più tradizionale può optare per l’Antica Trattoria Gaina, raggiungibile attraverso il Sentiero delle Cascate che parte nei pressi delle Tenute La Montina.