Per conoscere la storia di un luogo non serve solamente visitare monumenti e musei, ma anche scoprire le tradizioni e le tipicità gastronomiche, vera espressione dell’anima più autentica di un popolo.

Firenze è una città che travolge letteralmente con il suo immenso patrimonio storico e artistico, portando i visitatori a girare come trottole per scoprire il più possibile di questa città unica al mondo.

Chi ha poco tempo per visitarla, trova molto comodi sbocconcellare qualcosa per strada, senza perdere ore seduti al tavolo di qualche trattoria: in queste occasioni è meglio consumare il classico street-food e quello fiorentino, le cui origini sono in molti casi antichissime, soddisfa davvero ogni palato.

Dal panino con il lampredotto ai coccoli

Il re dello street-food fiorentino è il lampredotto, un piatto povero di origine contadina a base di frattaglie, l’unica carne a disposizione dei poveri in passato. Si utilizza l’abomaso, una parte dello stomaco del bovino, composto dalla spannocchia più grassa e dalla gala, che è invece più magra.

Il lampredotto viene bollito in acqua con sedano, prezzemolo, cipolla e pomodoro e può essere gustato così oppure all’interno di un panino, la semelle. La parte superiore dello stesso pane viene imbevuta del brodo, per rendere questa leccornia ancora più saporita. Il panino con il lampredotto viene servito solitamente con la salsa verde a base di prezzemolo, acciughe, capperi, aglio, aceto e limone.

Le origini di questa tipicità fiorentina risalgono almeno al ‘400, quando nella città cominciarono a nascere le prime botteghe di lampredottai e chioschetti, soprattutto nel quartiere di San Frediano.

panino con lampredotto
Panino con lampredotto

Ancora oggi proprio i truck-food sono i luoghi migliori per gustarsi l’autentico lampredotto di Firenze: i migliori si trovano in Piazza de’ Cimatori e in Piazza del Mercato Nuovo, proprio a due passi da Piazza della Signoria e dai suoi monumenti, dalla Loggia dei Lanzi al Palazzo Vecchio.

Il lampredotto si può gustare anche al Mercato Centrale, eretto nella seconda metà dell’800 dal Mengoni: all’interno ci sono circa 12 botteghe che mettono a disposizione dei visitatori i prodotti tipici di Firenze, preparati con ingredienti freschissimi e a Km0.

Non solo lampredotto quindi, ma anche la cecina, focaccia a base di farina di ceci, da gustare solitamente con formaggi come stracchino, gorgonzola o semplice ricotta, oppure i coccoli. Sono questi ultimi sono palline di pasta fritta solitamente serviti con formaggi e salumi toscani: a Firenze esistono ancora molte friggitorie dove degustare i coccoli ben caldi e una di queste è in Via dell’Albero, a due passi dalla Basilica di S. Maria Novella.

coccoli firenze
Coccoli fiorentini

Il dolce street-food di Firenze

Tra i cibi protagonisti dello street-food fiorentino non può mancare la schiacciata toscana, una gustosissima focaccia morbida dentro e ben croccante fuori, cotta su superfici refrattarie e temperature piuttosto alte.

Molti fiorentini la mangiano semplice mentre altri la preferiscono farcita di sottaceti e salumi: in passato era preparata solamente con cereali macinati e acqua ed era sostanzialmente una pasta non lievitata. Con l’arrivo del lievito con gli egiziani e del frumento con i romani, la schiacciata si è perfezionata diventando uno dei cibi più buoni di Firenze, da gustarsi davvero in ogni ora della giornata.

La sua versione dolce è la schiacciata fiorentina, tipica del carnevale ma ormai reperibile in ogni periodo dell’anno: si tratta di una torta all’aroma di arancia, bassa ma molto soffice, con la superficie spolverata di zucchero a velo (con il cacao invece si disegna il giglio, simbolo di Firenze). È ottima semplice o farcita con crema Chantilly o panna ed è citata anche nel manuale del famoso gastronomo dell’800 Artusi.

schiacciata fiorentina
Schiacciata fiorentina dolce

In passato si chiamava Schiacciata delle Murate, in quanto questo dolce era preparato dalle monache del Convento delle Murate sito in Via Ghibellina: quando l’edifico divenne un carcere, la schiacciata fiorentina divenne l’ultimo pasto dei condannati alla pena capitale.

A proposito di dolci, non si può girare per Firenze senza fermarsi a prendere un gelato in quanto pare che questa fresca leccornia sia nata proprio nel capoluogo toscano, da un’idea di Bernardo Buontalenti.

Si narra che creò la crema Buontalenti per omaggiare i visitatori spagnoli alla corte dei Medici ed era formata da uova, miele, latte, vino e aromi di arance, bergamotto e limoni. Ancora oggi la Crema Fiorentina o del Buontalenti è un must tra i gusti di gelato in città.