Nella parte più estrema della penisola italiana, nel tacco dello stivale, si sviluppa un territorio davvero strabiliante, un luogo magico e unico al mondo: il nome di questa oasi di bellezza è Salento.

Questa zona comprende la parte centro-meridionale della provincia di Brindisi, l’intera provincia di Lecce e la parte sud-est della provincia di Taranto. Il Salento è una meta ambita da moltissimi turisti provenienti da tutto il mondo ed è nota per le sue acque cristalline e per le suggestive località balneari.

Tuttavia, questa zona è davvero una perla rara per il suo mix di elementi tra cui spiccano (oltre al mare) cultura, natura e sapori. Gli ultimi tre elementi citati si fondono per creare una vera e propria struttura tipica della zona, la masseria.

Cos’è una masseria

Le masserie fanno parte a tutti gli effetti dell’edilizia rurale storica. Queste costruzioni caratterizzano questa zona per l’architettura ma, soprattutto, per ragioni sociali e storiche. Queste peculiarità sono uniche e le distinguono dalle altre costruzioni contadine delle altre zone d’Italia, come le cascine lombarde o toscane. Alla base di questi edifici non ci sono soltanto le mura, ma bensì le persone.

Per prima cosa è importante partire dal nome e dalla loro storia, legata alle tradizioni agricole meridionali. Masseria deriva da “massa” che in latino significa “riunione”; questo termine si riferiva, già alla fine dell’impero romano, a vasti complessi fondiari con edifici rustici e con metodi peculiari di gestione di solito pubblici o di proprietà della chiesa. La gestione di queste strutture e questi terreni ha subito notevoli cambiamenti nel tempo, infatti, la figura del massaro venne introdotta tra il XVI e il XVII secolo con l’arrivo dei Borbone.

Nel corso dei secoli la borghesia rurale diventò sempre più potente facendo così durare il latifondo, a differenza di altre zone italiane. La modifica sostanziale della vita nelle masserie avvenne più o meno dopo i due conflitti mondiali, in alcuni casi vennero addirittura abbandonate. Dotate di mura fortificate erano la sede di lavoro e vita quotidiana; in questi luoghi erano presenti le abitazioni, gli ampi cortili e i vari luoghi di lavoro legati ovviamente alla tradizione agricola e di allevamento.

Ora le masserie hanno subito una trasformazione importante e sono diventate dei veri e propri gioielli di ospitalità. Queste strutture, immerse tra gli ulivi e i fichi d’india, permettono ai turisti di “seguire i ritmi della natura salentina”, con un’attenzione particolare alle radici e alla memoria di questi luoghi.

Masserie Salento: ecco dove trascorre le vacanze

Per chi desidera vivere un soggiorno in questi luoghi della tradizione esistono numerose strutture che si sono adattate alle esigenze di ogni turista.

  • Masseria Sorani: una struttura che permette di conciliare il desiderio di mare, natura è tradizione. Situata a Manduria ad 8 km dal mare ed immersa tra gli ulivi è una masseria a conduzione famigliare con piscina.
  • Tenuta Masseria Chicco Rizzo: adatta a tutti coloro che vogliono trascorrere un soggiorno a contatto con la tradizione pugliese e che vogliono gustare il sapore dei vari prodotti agricoli coltivati nei 18 ettari che circondano la struttura. Situata tra Lecce e Otranto, nella Grecia Salentina, dove è possibile sentir parlare il Griko, deve il suo nome ad una varietà di grano raggrinzito.
  • Masseria Montelauro: costruita nel 1878 ad Otranto, era una fattoria tradizionale. Un mix tra tradizione e innovazione, le antiche mura circondano gli ospiti che vogliono gustare i sapori salentini provenienti direttamente dai terreni circostanti.
  • Masseria Cisternella: a soli 450 mt dal mare cristallino del Salento, sorge tra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Oltre alle mura sono state ristrutturate le camere per gli ospiti e alcuni trulli, i quali osservano tuttora le antiche tradizioni agricole.
  • Masseria La Gresca: costruita nel 1800 a Vignacastrisi, in provincia di Lecce, e per parecchio tempo abbandonata è stata recentemente ristrutturata valorizzando il fascino delle distese di ulivi circostanti.
  • Antica Masseria Brancati: nel Parco delle Dune costiere, nella zona di Ostuni, in questa masseria si respira proprio il profumo della tradizione. È famosa per la sua antica torre di avvistamento e il suo frantoio del 1880, simbolo della sua produzione d’eccellenza, l’olio d’oliva. Nel tempo questa masseria ha iniziato a ospitare anche convegni ed eventi.
  • Masseria Luco: conserva tuttora la sua struttura a corte e sono state mantenute cappella, aia e scuderia. La meta ideale per coloro che vogliono trascorrere un soggiorno tra gli Ulivi della Valle d’Itria a Locorotondo.