Una delle ragioni per cui l’Italia può a buon diritto essere definita come il Paese più bello del mondo è la sua estrema ricchezza di borghi di straordinaria bellezza.  In questo articolo ci soffermiamo sulle Marche che abbondano di borghi da favola!  Immergiamoci nell’alta valle del Metauro, in provincia di Pesaro e Urbino ed esploriamo il comune di Mercatello sul Metauro, un autentico gioiello incastonato tra i monti dell’Appennino marchigiano.

Mercatello sul Metauro: cosa vedere. Una guida rapida

muro antico a Mercatello sul Metauro

Il paese, antichissimo, ebbe origine già in età preromana, e visse una prima epoca di sviluppo durante il principato di Augusto. Abbandonata nei secoli più bui dell’alto Medioevo, la rocca fu ricostruita dai Longobardi e divenne un importante centro di passaggio in epoca medievale. Importante fu la sua posizione geografica che la vedeva dominare su un punto di passaggio, nei pressi di un valico appenninico. La cittadella, col tempo, fu dunque fortificata, ed entrò a far parte dapprima del Ducato di Urbino, poi del territorio dello Stato pontificio.

Nel corso dei secoli, il centro cittadino fu costantemente fortificato e abbellito, in particolare attraverso la costruzione di edifici militari e religiosi. Ai primi appartengono le mura medievali, in buona parte visibili ancor oggi. Tra le porte che consentivano l’accesso alla città, resta celebre quella soprannominata “porta del morto.

Tra gli edifici civili, inoltre, si segnalano il Palazzaccio (antica dimora signorile) e il Ponte sul Metauro, luogo davvero perfetto per scattare foto indimenticabili. Chi visiterà il borgo amerà inoltre perdersi tra i vicoletti del centro cittadino e godere della vista degli scorci più caratteristici.

Una visita a Mercatello sul Metauro non potrà dirsi completa se non ci si sarà recati ad ammirare gli edifici religiosi che impreziosiscono l’intera cittadina. Imperdibili la medievale chiesa di san Francesco, dalle forme gotiche, e la Pieve Collegiata, vera perla dell’arte romanica.

L’intera cittadella, dal Medioevo fino ai giorni nostri, si è sempre sviluppata intorno a questo edificio. Per i più religiosi, infine, si consiglia un salto presso il Santuario di Santa Veronica Giuliani, eretto nel XX secolo per omaggiare e venerare un grande personaggio della storia di Mercatello.

Mercatello sul Metauro: cosa fare e cosa mangiare. Consigli per i turisti

tartufo nero su tagliere

Dopo aver dato il giusto spazio alla storia, all’arte e alla cultura, siamo pronti per riposarci un attimo e andare alla scoperta delle specialità artigianali ed enogastronomiche di Mercatello sul Metauro.

Nel centro storico, infatti, spicca la presenza di numerose botteghe, presso le quali è possibile venire a contatto con mestieri tradizionali e rivivere la magia di un tempo che sembra ormai perduto.

Proseguendo, poi, ci si potrà imbattere in osterie e piccoli ristoranti, dove assaporare i piatti tipici della cucina marchigiana. Tra i piatti da non perdere citiamo anzitutto il tartufo nero, vero vanto del territorio.

Da segnalare, inoltre, i salumi tipici, come ad esempio la goletta, sfiziosa alternativa al guanciale, arricchita con salvia e aceto. A fine pranzo, poi, converrà provare il bostrengo, dolce tipico della tradizione contadina locale, preparato con noci e uvetta. 

Queste e molte altre specialità vengono messe in palio e vendute in occasioni di sagre e feste locali.

A Mercatello sul Metauro questo avviene almeno una volta l’anno, a fine luglio, quando si celebra l’attesa sagra della tagliatella, che culmina nel celebre Palio del Somaro. Si tratta di una gara di abilità e velocità che vede impegnati quattro fantini, uno per ogni cantone (in ossequio alle storiche divisioni del borgo antico), che si sfidano lanciandosi al galoppo di un asino. Una gara davvero emozionante, un motivo in più per visitare Mercatello sul Metauro!